Emilia Romagna - Bologna - Dozza

Alla scoperta dell'Emilia e dei suoi sapori

  • Tour in pullman , Tour di gruppo , Tour+degustazioni
  • 6 giorni / 5 notti
  • Pullman G.T.
  • Come da Programma

Un tour insolito e originale, che vi permetterà di conoscere non solo grandi città come Parma, Modena, Reggio Emlia e Bologna, che lungo la Via Emilia custodiscono patrimoni artistici di tutte le epoche: città così belle e preziose da divenire nel tempo Patrimonio dell'Unesco. Durante questo viaggio scoprirete anche la realtà dei piccoli borghi medievali, in Emilia Romagna se ne annoverano circa 200 sparsi sul tutto il territorio. In questi piccoli gioielli incastonati tra colline e montagne,si respira la storia: i loro castelli,i vicoli stretti protetti dai portici,la natura che convive armoniosamente con le testimonianze storiche e l'arte contemporanea.. tutto vi lascerà senza fiato! E poichè l'anima della Via Emilia è intrisa di tradizione, non c'è miglior modo di conoscere questa terra se non quello di scoprirne i sapori autentici: degusterete prodotti unici e conosciuti in tutto il mondo come l'aceto balsamico, il proscutto crudo di Parma, il Parmigiano Reggiano, veri e propri tesori culinari nati dal sapiente lavoro artigianale degli emiliani e dell'amore per il loro territorio.

Dettagli

Programma di viaggio:


1° giorno: Roma o altra sede - Dozza "il borgo dipinto" - Parma - km 550
partenza dalla propria sede - pranzo libero - nel pomeriggio visita con guida di Dozza (incantevole borgo medievale ricco di murales, Rocca Sforzesca) - in serata sistemazione in hotel a Parma - cena in hotel - dopocena Parma by night, passeggiata con accompagnatore e/o mezzi pubblici nel centro storico - pernottamento.


2° giorno: Modena "patrimonio dell'Unesco e gastronomia" e Reggio Emilia "la bandiera italiana" km 150
prima colazione in hotel - al mattino visita di Modena con guida (Piazza Grande con il Duomo e la Ghirlandina, Patrimonio Unesco , Corso Duomo, Via Emilia, le sale storiche del Comune di Modena, Mercato Storico Albinelli) - visita di una azienda produttrice di aceto balsamico - pranzo degustazione - nel pomeriggio Reggio Emilia con guida (Palazzo Municipale, Piazza Prampolini, Vicolo Broletto, Basilica di San Prospero, Basilica della Beata Vergine della Ghiara, Piazza della Vittoria, Museo dei Burattini di Otello Sarzi) - in serata rientro in hotel a Parma - cena in hotel - dopocena Parma by night, passeggiata con accompagnatore e bus privato nel centro storico - pernottamento.


3° giorno: Sabbioneta "la città ideale dei Gonzaga" e Mantova "“la città di Virgilio" città Patrimonio Unesco km.150
prima colazione in hotel - al mattino visita di Sabbioneta con guida (una stella intatta con sei baluardi sulle punte, questo è lo spettacolo urbanistico offerto da Sabbioneta Patrimonio Unesco , per accedere alla cittadella sono due le porte principali, a ovest la più antica è la Porta Vittoria, mentre a est è laPorta Imperiale, aperta nel 1579 e rivestita in marmo, Palazzo Ducale, Palazzo Giardini con la Galleria degli Antichi, Teatro all’Antica) - visita di una risaia con passeggiata nella risaia e spiegazione del metodo di coltivazione del riso, visita in azienda della riseria storica con ruota ancora funzionante ad acqua, e spiegazione del metodo di lavorazione del riso - pranzo degustazione nell’azienda produttrice di riso - nel pomeriggio visita di Mantova con guida (città Patrimonio Unesco , Palazzo Te di Giulio Romano -interno-, Palazzo Ducale o Reggia dei Gonzaga -esterno-) - in serata rientro in hotel a Parma - cena in hotel - dopocena passeggiata con accompagnatore - pernottamento.


4° giorno: Parma "Capitale italiana della cultura 2021" - Langhirano "il prosciutto di Parma" - Fontanellato "il labirinto del Masone" km 100
prima colazione in hotel - al mattino visita di Parma con guida (centro storico, Complesso Monumentale della Pilotta, con il Teatro Farnese, la Galleria Nazionale, Duomo, Battistero) - visita a Langhirano di una azienda produttrice del Prosciutto di Parma - pranzo degustazione - nel pomeriggio visita a Fontanellato del Labirinto più grande del Mondo della Fondazione Franco Maria Ricci - in serata rientro in hotel a Parma - cena in hotel - serata libera - accompagnatore a disposizione - pernottamento.


5° giorno: Il Parmigiano Reggiano - Soragna - Castellarquato "dove il tempo si è fermato" km 120
prima colazione in hotel - al mattino visita di una azienda produttrice del famoso Parmigiano Reggiano e degustazione - a seguire visita con guida di Soragna (Rocca Meli Lupi di Soragna, Museo del Parmigiano Reggiano), e Castell’Arquato (bellissimo borgo medievale, il palazzo del podestà, la Rocca Viscontea, la Collegiata) - pranzo tipico in ristorante - degustazione di vini Doc - in serata rientro in hotel a Parma - cena in hotel - serata libera - accompagnatore a disposizione - pernottamento.


6° giorno: Parma - Bologna - Roma o altra sede
prima colazione in hotel - al mattino visita con guida di Bologna (Piazza Maggiore con la Fontana del Nettuno, Basilica di San Petronio, le due Torri, Basilica di Santo Stefano o Sette Chiese, I Portici Patrimonio Unesco) - pranzo libero - proseguimento per il rientro in sede - arrivo in serata.


Nb: Le visite previste potranno essere invertite tra i vari giorni in funzione degli orari di apertura dei musei o per esigenze tecniche, ma il programma rimane invariato.


Hotel previsti:
Parma: Hotel City o similare 4 stelle

Date e prezzi
Prezzo
29/09/25 / 04/10/25
Quota a persona in camera doppia a partire da
€ 1350
20/10/25 / 25/10/25
Quota a persona in camera doppia a partire da
€ 1380
Incluso/Escluso

La quota comprende:
- viaggio a/r in autobus GT Lusso
- sistemazione in hotel 4 stelle con trattamento di mezza pensione come da programma
- prime colazioni a buffet
- 4 pranzi tipici in ristorante
- bevande incluse ai pasti
- visite guidate indicate
- visite ad aziende varie
- degustazioni varie di prodotti tipici
- tasse, I.V.A.
- tasse di soggiorno
- accompagnatore per tutta la durata del tour
- escursioni serali


La quota non comprende:
-i pasti non esplicitamente indicati in programma.
-ingressi (diurni e serali) e quanto non indicato.
-quota di iscrizione inclusa di assicurazione annullamento viaggio €80
-Extra in genere e tutto quanto non espressamente indicato alla voce "la quota comprende"


Costo di tutti gli ingressi previsti durante il tour:
Dozza: Rocca Sforzesca
Mantova: Palazzo Te
Parma: Complesso Monumentale della Pilotta, Battistero
Fontanellato: Labirinto della Masone
Soragna: Rocca Meli Lupi di Soragna
Sabbioneta: Palazzo Giardini, Palazzo Ducale, Teatro all’Antica.
Tariffe incluse, in alcuni casi, di diritti di prenotazione e preacquisto obbligatori, e di sconti gruppi se
previsti, € 75,00

Appunti di Viaggio

Dozza : non c'è solo la Rocca Sforzesca a rendere speciale Dozza. Questo incantevole borgo medievale elogiato da Forbes si trova in provincia di Bologna ed è ancor più valorizzato dai murales e dipinti che abbelliscono le facciate delle case e rendono unico questo luogo. Nota anche come Città del Vino, il borgo di Dozza custodisce, nelle cantine della rocca, l'Enoteca Regionale dell’Emilia-Romagna con oltre 1000 etichette da degustare.


Castell'Arquato: si trova in provincia di Piacenza, lungo la spina dorsale della regione emiliana. Se pensate che la macchina del tempo non esista non siete mai stati in questo borgo, tant'è vero che entrando a Castell'Arquato sembra che il tempo si sia fermato. La sua conformazione medievale ha resistito fino all'inizio degli anni '50. L'anacronismo di questo borgo è quello che lo rende uno dei più visitati di tutta la regione, con le sue attrazioni culturali degne di nota come il palazzo del podestà, la Rocca Viscontea, la Collegiata e tanti altri che sembrano ancora intatti nonostante i secoli di età. Simbolo della tradizione di questo posto è la produzione del vino DOC, tra cui il Gutturnio, la Bonarda e la Barbera.


Il Labirinto della Masone, il più grande del mondo, a Fontanellato.
“Quando fece costruire il suo Labirinto, che era una prigione, Minosse nutriva intenzioni cupe e crudeli; io ho immaginato un equivalente addolcito, che fosse anche un Giardino, dove la gente potesse passeggiare, smarrendosi di tanto in tanto, ma senza pericolo”. Editore, bibliofilo, collezionista. Franco Maria Ricci però è soprattutto un esteta, che nella sua tenuta di Fontanellato nel 2015 ha aperto al pubblico la sua ultima, fantastica realizzazione: il labirinto più grande del mondo. Lo ha voluto per seguire una passione che lo accompagna sin dall'infanzia (“Da bambino amavo i labirinti. Poi si sono sedimentati e, a un certo momento, sono tornati fuori”), ma anche per mantenere una promessa fatta qualche decennio fa a Jorge Luis Borges, il grande scrittore argentino che per Ricci diresse una collana editoriale, La biblioteca di Babele (“Ho discusso di labirinti tutta la vita, con Italo Calvino, con Roland Barthes, con Borges”, ha spiegato Ricci. “Lui ne era ossessionato, li citava continuamente nei suoi racconti, come nel Tema del traditore e dell’eroe, dal quale Bernardo Bertolucci trasse il suo La strategia del ragno. Borges rimase ospite a casa mia venti giorni, negli anni Ottanta, e fu allora che iniziai a pensare di costruire un labirinto vero”).Il Labirinto della Masone, è stato realizzato piantando in dodici anni su otto ettari di superficie ben 200mila bambù, piante alte fra i 30 centimetri e i 15 metri appartenenti a venti specie diverse. È un luogo un po’ irreale ma sicuramente affascinante, pensato per perdersi e ritrovarsi, fra bivi e vicoli ciechi. Nel concepire il disegno del dedalo Ricci si è ispirato ai mosaici delle ville e delle terme romane, mentre il suo perimetro, in forma di stella otto punte, ricorda Palmanova, esempio perfetto di città fortificata rinascimentale. Gli edifici del Labirinto della Masone invece sono stati progettati da Pier Carlo Bontempi, noto architetto parmense che si è ispirato ai lavori neoclassici di architetti del periodo della Rivoluzione Francese, come i francesi Boullée, Ledoux, Lequeu e l’italiano Antolini, autore di un visionario progetto del Foro Bonaparte a Milano, mai eseguito ma giunto sino a noi sotto forma di un volume di Bodoni. Tutti gli edifici sono realizzati in mattoni a mano, materiale da costruzione tipico del territorio padano. Il labirinto però non è fine a se stesso ma fa parte di un progetto culturale che comprende un atelier con la sede della casa editrice Franco Maria Ricci, una biblioteca con 15mila volumi d'arte, un museo con 500 pitture e scritture provenienti dalla ricca ed eclettica collezione di Ricci, disposta su cinquemila metri quadrati, con 500 opere che vanno dal XVI al XX secolo. Sono presenti tele di manieristi come Carracci e Cambiaso, una curiosa serie di Vanitas (nature morte con teschio, che vogliono ammonire sulla precarietà dell'esistenza), sino a opere più recenti di Wildt, Ligabue, Savinio.


Sabbioneta: la città ideale dei Gonzaga, è un vero modello di "città ideale". In poco più di un secolo da piccolo borgo fortificato i Gonzaga la ricostruirono secondo canoni rinascimentali. Fu Vespasiano Gonzaga a promuoverne la costruzione secondo le proporzioni e l’ideale di armonia simboleggiate nel disegno dell’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci. Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1556 e il 1591 realizzò infatti una città unica per la modernizzazione urbanistica, per i suoi palazzi, per il suo tessuto sociale e per la grandezza della sua casata. Ogni costruzione, ogni disposizione di strade e vie, ogni baluardo racconta con precisione architettonica e richiamo storico la cultura e la grandezza del suo principe. Una stella intatta con sei baluardi sulle punte, questo è lo spettacolo urbanistico offerto da Sabbioneta. Per accedere alla cittadella sono due le porte principali. A ovest la più antica è la Porta Vittoria, mentre a est è la Porta Imperiale, aperta nel 1579 e rivestita in marmo. Nel 1544 fu il Gonzaga a ordinare la completa ricostruzione di quello che un tempo era soltanto un modesto nucleo fortificato. Secondo i precetti vitruviani e quelli dell’architettura militare sorsero così le mura, che tuttora circondano Sabbioneta con il loro perimetro esagonale e i forti baluardi, il Palazzo Ducale: una scacchiera urbanistica dove al centro si disegnava l’asse che ancora porta il nome del Duca. L’eccezione al rigore delle linee è la rientranza in corrispondenza dell’attuale piazza Castello, dovuta alla volontà di mantenere l’antica rocca medievale, demolita nel 1794. È la dimostrazione plastica dell’ordine armonico e rigoroso della città. Mettetevi al centro della piazza e in 360 gradi il vostro sguardo si fermerà a cadenze regolari sulle principali vie porticate. La prospettiva conduce alla facciata di Palazzo Ducale e al profilo della parrocchiale di Santa Maria Assunta, con la sua facciata insieme elegante e sobria in marmi bianchi e rossi.


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